Montagna si scrive stampatello by Davide Longo

Montagna si scrive stampatello by Davide Longo

autore:Davide Longo [Longo, Davide]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salani Editore
pubblicato: 2023-03-28T05:50:15+00:00


A volte ci sono delle parole che brillano come un pezzo di vetro in mezzo ai sassi. Sono parole che non puoi proprio resistergli quando le incontri e ti entrano subito in testa. Alcuni esempi sono: fuorilegge, sottovuoto, lanzichenecchi, emorroidi, gazzaladra, modem, lamantino ecc., ecc.

‘Appannaggio’ è una di queste parole e appena l’ho sentita ho capito che da oggi la userò ogniqualvolta, che è un’altra parola che brilla, tra parentesi.

Andando oltre la questione delle parole brillanti, posso dire che il signor Mario quando suona respira molto forte.

Non credo che lui se ne accorga, perché tiene gli occhi chiusi e sembra essere con la testa da un’altra parte, ma manda dei respiri come se spostasse i mobili in una stanza, da un posto all’altro, come fa la mamma quando è agitata o nervosa, che spinge il divano contro il muro, la libreria di fianco al tavolo, il tavolo in mezzo e poi rimette tutto a posto dicendo che è meglio di prima, anche se è uguale. Credo che succeda soprattutto di notte, perché a volte mi sveglio e i mobili hanno cambiato posto.

A volte anche io ho cambiato posto perché, mentre dormo, sposta il letto e la mattina dice che così per il fensui è molto meglio, e si capisce che non è il caso di contraddirla. Non ho idea di chi sia questo fensui che di notte viene a dare opinioni sui nostri mobili, ma so che la mamma dorme poco e sempre agitata.

La notte passata invece, quando mi sono svegliato e ho acceso la pila per andare a fare pipì, lei non mi ha neanche sentito. Anche se mi si stavano gelando le gambe, per un po’ l’ho guardata dormire. Non mi era mai capitato. Era molto bella e tranquilla e in pace. La musica e la montagna le fanno bene. La ruga che ha sempre sulla fronte non c’era più.

Anche le altre persone forse a casa sono scorbutiche e rugose, ma qui si distendono. Sapessero delle aquile e della diffusione delle vipere forse non sarebbe così, ma anche il nonno, da quando è sordo da un orecchio dice di averci guadagnato qualche anno di vita. Come dicevo essere all’oscuro non è sempre negativo. A volte la felicità è appannaggio degli ignari, liberamente parlando.

Quando abbiamo ricominciato a camminare dopo la terza suite eravamo tutti allegri e ci facevamo degli scherzi. A volte c’era il sole, poi le nuvole, poi di nuovo il sole. La montagna è infatti come la mamma, che cambia d’umore molto velocemente, mentre il mare è come papà che, com’è al mattino, rimane per tutto il giorno e a volte anche per una settimana di seguito.

Abbiamo fatto pranzo al rifugio Brentei, che è grande come il rifugio Graffer, ma le sue serrande sono bianche e verdi e non bianche e azzurre. Ho chiesto alla mamma perché i rifugi hanno nomi stranieri e lei mi ha detto che questo succede qui, perché è una parte d’Italia che è sempre stata tedesca, ma non ha voglia di spiegarmi tutto perché lei veniva sempre rimandata di storia rovinandosi l’estate.



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